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RONCO: il più colto e singolare esponente dell'Aeropittura futurista

Aeroritratto di F. T. Marinetti, eseguito da Ronco nel 1932

Umberto Luigi Ronco nel suo studio romano con Paolo Perrone Burali d'Arezzo nel 1984

Aeropittura / Visioni multiple dalla carlinga
Olio su tela, cm.45x60, Anni Trenta.

Ronco si pone come caposcuola d'una particolarissima linea espressiva e tematica nell'ambito di quel settore del macrocosmo futurista chiamato AEROPITTURA. Il quale cominciò ad irradiarsi alla fine degli Anni Venti attraverso i suoi maggiori esponenti: Tato, Gerardo Dottori, Enrico Prampolini.

A differenza di questi tre artisti e di tutti gli altri aeropittori, Ronco sviluppò temi e linguaggio nel rapporto fra la terrestrità, il volo ed i pianeti magicamente in moto nello spazio. Prampolini aveva già iniziato il rapporto plastico delle forme terrestri nel cosmo, ma in chiave metafisico-surreale, senza una particolare estensione del discorso, senza l'innesto tipicamente magico-fiabesco che Ronco sviluppò a lungo ed in profondità. Con anche una ricerca cromatica inedita, molto fantasiosa ed innovante.

AUTO-PRESENTAZIONE di RONCO

FESTEGGIAMENTI PER IL CENTENARIO DALLA NASCITA (1913 - 2013)

A cento anni dalla nascita di Umberto Luigi Ronco, il Museo del Futurismo e primo 900 "Alberto Viviani - Burali" ha realizzato diversi importanti eventi.

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